Silvia Romano è tornata a casa a Milano. Gli insulti social diventano un caso e preoccupano. Si valuta a possibilità di un sistema di tutela per la giovane.
Il viaggio di ritorno di Silvia Romano si è concluso con il ritorno a Milano, a casa, avvenuto nel pomeriggio dell’11 maggio. La liberazione della giovane ha scatenato una polemica che di fatto ha spaccato l’Italia. E nel corso delle ore si sono moltiplicati gli insulti sui social. Insulti che le autorità non sono intenzionate a sottovalutare, al punto che si starebbe pensando di mettere in atto norme per la tutela della ragazza.
Di seguito il video del ritorno a casa.
Il ritorno a casa
Al momento del suo arrivo a casa, Silvia Romano è stata accolta da un fragoroso applauso. Il suo quartiere e i suoi amici hanno voluto farla sentire a casa. Un’ondata di affetto ai tempi del coronavirus. Di fronte all’abitazione della ragazza c’erano, ovviamente, anche decine di giornalisti. Silvia ha rilasciato solo poche parole: “Sto bene, rispettate questo momento“.
Insulti a Silvia Romano, si valutano misure di protezione
Stando a quanto emerso proprio nelle ultime ore e confermato anche da il Corriere della Sera, si starebbe valutando l’ipotesi di fornire a Silvia Romano un servizio di protezione. La giovane è stata pesantemente insultata soprattutto per la sua decisione di convertirsi all’Islam. E si temono ripercussioni. L’ipotesi di un meccanismo di tutela sarà analizzato dalle autorità competenti che valuteranno se ci siano le condizioni e le necessità.
Intanto la giovane dovrà trascorrere quattordici giorni in isolamento domiciliare in virtù delle norme per il contenimento del coronavirus.